Siete pronti a proiettarvi tra le meraviglie delle tradizioni siciliane?
Abbiamo selezionato per voi tre mete in Sicilia da non perdere per gastronomia e cultura.
L’Isola è da sempre terra di conquista, punto strategico e crocevia di tutto il Mediterraneo. Nei millenni, varie dominazioni si sono succedute lasciando influenze culturali che troviamo ancora oggi nella cultura culinaria siciliana come, ad esempio, l’uso di agrumi e frutta secca ereditate dagli arabi.
Tra i tanti luoghi siciliani da scoprire ce ne sono alcuni da non perdere sia per la natura e il contesto in cui si trovano che per i prodotti dolci o salati che fanno parte della loro tradizione e ne sono diventati simbolo.
Ecco la nostra piccola guida: tre mete tutte da vivere e da.. assaporare!
Catania tra architetture barocche e meravigliose spiagge
Il nostro viaggio comincia dal centro storico di Catania, un luogo pervaso dalle meraviglie barocche e Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2022.
Tanti i monumenti da visitare tra cui la Cattedrale metropolitana di Sant’Agata, il Municipio di Catania “Palazzo degli Elefanti”, la e la Chiesa Badia di Sant’Agata su Corso Vittorio Emanuele.
Nella zona di Catania potete scoprire paesaggi e località mozzafiato dall’entroterra fino alla costa. Spostandoci verso il litorale, si estendono spiagge e stabilimenti balneari: ci troviamo sulla “Playa” di Catania, il luogo perfetto in cui trascorrere una giornata a mare e cuore pulsante della movida estiva della città.
Merita una visita anche il borgo di San Giovanni Li Cuti, piccolo villaggio di pescatori che ospita la spiaggia di sabbia nera più scenografica dell’intera città: il colore è dovuto alle intense attività vulcaniche verificatisi tanti secoli fa.
Per scoprire Catania fino in fondo, oltre alle meraviglie architettoniche e le spiagge, è doveroso organizzare un tour per gustare tutti i prodotti tipici di questa zona.
Cannoli e arancini sono assolutamente da provare ma la vera regina, che affonda le sue origini proprio in questa città, è la Brioche col tuppo.
La Brioche col tuppo e la sua origine catanese
A Catania non c’è brioche senza il suo tuppo e non c’è brioche senza la granita!
L’estiva colazione catanese prevede la granita accompagnata da una soffice “brioche col tuppo” preparata rigorosamente in giornata, pronta da gustare in qualsiasi momento: molti la scelgono anche a pranzo o a cena.
Ricordate: prima del resto, va mangiato il tuppo!
Si narra che un cuoco catanese la preparò per primo per una famiglia borghese per la quale lavorava.
Altri fanno invece risalire la tipica forma “co tuppu” al seno di una donna messinese di Santa Teresa di Riva o al tuppo di una ragazza, tagliato da lei per far dispetto alla madre che non acconsentiva al fidanzamento con il ragazzo che amava.
Caltanissetta: il cuore dell’entroterra siciliano
Proseguiamo il nostro viaggio e ci dirigiamo verso l’entroterra per raggiungere Caltanissetta definita “l’ombelico della Sicilia” per la sua posizione geografica interna all’isola.
Qui potrete scoprire la città le sue Chiese, il castello e i musei: visitate il Duomo di Santa Maria La Nova, la Chiesa di Sant’Agata al Collegio e Il Castello di Pietrarossa, l’edificio più antico della città.
La città possiede anche un proprio Museo Mineralogico suddiviso in diversi ambienti dove si possono approfondire le tecniche di estrazione dello zolfo, le collezioni dei fossili e dei minerali e infine un’apposita area in cui sono esposti i campioni più rari e belli.
Altro sito da visitare è il Museo Archeologico Regionale dove sono esposti circa 5000 reperti archeologici, soprattutto in bronzo e ceramica, alcuni dei quali risalenti alla preistoria.
L’intera provincia di Caltanissetta custodisce un patrimonio culturale molto ampio: è possibile ammirare non solo delle bellezze architettoniche e diversi siti archeologici ma anche organizzare tour eno-gastronomici per assaporare a pieno le specialità della cucina edegustare i vini locali.
Il Cannolo siciliano è nato a Caltanissetta
Ebbene sì, il cannolo, dolce simbolo della Sicilia , nasce qui nel cuore dell’Isola, tanto da essere oggi classificato come “dolce tipico nisseno”.
Chi pensa alla Sicilia non può non avere in mente l’immagine della famosa cialda fritta arrotolata e riempita con della sofficissima crema di ricotta di pecora zuccherata e rivestita nei modi più svariati con gocce di cioccolato fondente, granella di pistacchio o di nocciole, oppure decorata con della frutta candita e per finire una spolverata di zucchero a velo sopra.
La prima ipotesi sull’origine del cannolo, è strettamente legata all’etimologia del nome della città: Caltanissetta, “Kalt El Nissa” è infatti una locuzione che in arabo significa “Castello delle donne”, a quei tempi sede di numerosi harem di emiri saraceni.
Un’altra fonte tramanda invece che in occasione del Carnevale le monache “inventarono” un dolce formato da un involucro riempito da una crema di ricotta e zucchero ed arricchito con pezzetti di cioccolato e granella di mandorle, molto simile all’odierno cannolo.
Trapani
Proseguiamo il nostro viaggio all’insegna della scoperta dei colori e sapori della Sicilia e ci dirigiamo verso la costa ovest dell’Isola.
L’ultima meta da non perdere che vi suggeriamo è la zona del Trapanese.
Anche qui è possibile visitare alcuni dei siti archeologici piú importanti della regione come Segesta e Selinunte, facilmente raggiungibili in giornata da Trapani, per ammirare le rovine di templi e teatri greci miracolosamente sopravvissuti al passare del tempo.
E poi c’è il mare selvaggio e cristallino: la costa offre ai turisti una serie di gioielli, come Cefalù e il suo litorale candido.
Scopello con l’iconica tonnara e San Vito Lo Capo conosciuto come i “Caraibi della Sicilia” regalano al visitatore paesaggi naturali e marittimi di rara bellezza.
Il Caldo Freddo Trapanese
Simbolo di San Vito, uno dei prodotti tipici della zona è il celeberrimo “Caldo freddo”, un classico della gelateria tradizionale trapanese.
Il dolce è un tripudio di sapori: morbido strato di pan di spagna, gelato, abbondante panna e cioccolata calda. Un dessert particolare e buonissimo che nei bar siciliani viene servito in piccole ciotole in ceramica, frutto delle sapienti mani degli artigiani ericini.
A metà del XX Secolo, questa deliziosa preparazione era una ricetta esclusiva della città di Trapani e veniva prodotta da una pasticceria del centro accanto al Teatro Garibaldi. Nel corso della II Guerra Mondiale, questo locale venne distrutto e il Caldo Freddo scomparve da Trapani per ricomparire proprio a San Vito Lo Capo
I sapori della Sicilia a Roma e Milano
Non ci sono dubbi: in Sicilia il cibo è arte, tradizione e cultura ed è strettamente legato al territorio!
Il nostro viaggio oggi termina qui ma potete proseguire il tour alla scoperta dei sapori siciliani in uno dei nostri punti vendita di Roma o Milano che saranno aperti per tutto il mese di Agosto.
Alla Cannoleria Siciliana vi sentirete nella nostra bellissima isola e basterà un solo morso per capire che siete nel posto giusto!
La Cannoleria Siciliana
Milano
Via Marghera 2 ang. Via M. Buonarroti
Roma
Piazza Re di Roma,10
Corso Trieste,100
Piazzale degli Eroi, 24
Maximo Shopping Center – Via Laurentina, 865
Via Tiburtina, 328
Via Piave, 25 – Frascati